Finisce 1-2, sardi avanti con Simeone e spreconi in contropiede, poi l’incredibile finale: pari al 93′ e gol vittoria al 98′

È l’anno della Lazio. Ottava vittoria di fila e biancocelesti a tre punti dalla vetta. Il Cagliari, dopo 13 risultati utili, si ferma. Perde in casa (1-2) contestando l’operato dell’arbitro Maresca e, soprattutto, i 7 minuti e mezzo di recupero concessi nella ripresa. Troppi. La Lazio la ribalta proprio lì, dopo aver subito il vantaggio di Simeone e i ripetuti errori in ripartenza dei rossoblù, che almeno tre volte hanno fallito il facile raddoppio. Un’occasione persa per il Cagliari davanti a una Sardegna Arena strapiena, l’ennesima prova di forza della Lazio, capace ancora una volta di segnare nei minuti finali, decima e undicesima volta, e di continuare la sua straordinaria serie positiva. Gli eroi si chiamano Luis Alberto e Caicedo, l’ultimo jolly pescato nel mazzo di carte da un mai domo Simone Inzaghi.

PRIMO TEMPO

La sorpresa di Maran è l’esclusione di Luca Pellegrini che così (lui che nasce romanista) salta il suo personale derby. A sinistra c’è Lykogiannis che ha retto bene col Sassuolo e deve controllare il furetto Lazzari. Ionita, per necessità (squalificato Rog, infortunato Castro), torna titolare in mezzo a sinistra. Simone Inzaghi non regala sorprese. Ma dopo un debole tiro di Immobile controllato senza problemi da Rafael, la sorpresa la fa il Cagliari, che dopo 8′ è in vantaggio: la Lazio è ingenua a cadere su una rimessa laterale di Lykogiannis, a subire la sponda di Joao, il resto lo fa la demi volee di Simeone che a centro area colpisce inesorabilmente. Quinto gol del Cholito, Arena in estasi. Il Cagliari potrebbe raddoppiare, ma Nainggolan calcia fuori. La Lazio fatica a uscire dal guscio, non trova mai Lazzari contenuto nelle sgommate, si affida a Leiva, ma le punte non si vedono… Il Cagliari subisce un po’ il possesso ospite, Nandez (diffidato, salta Udine) e Klavan incappano nel giallo di Maresca che, per il resto, lascia molto, molto correre. Lulic manca la deviazione su una punizione di Luis Alberto, ma il finale è del Cagliari, che comunque chiude bene le zone del campo, ripiegando molto anche con Nainggolan e Ionita. Al 44′ la squadra di Maran ha il 2-0 a portata di mano: Simeone imbecca Nainggolan che potrebbe ridargliela, ma sceglie la conclusione e Strakosha si supera. Il portiere si ripete anche sul colpo di testa di JP10.

SECONDO TEMPO

La ripresa ha un unico canovaccio: la Lazio che cerca il pari. Inzaghi sbraita a più non posso, esce continuamente dall’area tecnica e ricorre ai cambi: Jony per Lulic, poi Cataldi per Leiva, il Cagliari si abbassa un po’ troppo, Joao salva di testa su Immobile al 12′. Assedio, non ordinatissimo. Il Cagliari riesce a uscire sempre bene e a ripartire, nonostante la stanchezza di alcuni uomini, stremati. Al 24′ Lykogiannis prova la sua specialità, la punizione: alta. Il copione non cambia: Lazio all’assalto, Cagliari che riparte, al 28′ Simeone, dopo aver subito un brutto fallo da Lazzari (che non viene sanzionato) si invola e si divora il 2-0. Errore grosso. È più il Cagliari che non sfrutta i match ball, che la Lazio ad avere occasioni per il pari. Maran toglie Cigarini e Ionita, stanchissimi, per Oliva e Faragò e proprio la mezzala novarese scivola sul più bello dopo che Simeone l’aveva mandato in porta. Ma l’Arena continua ad accompagnare il Cagliari in una sofferenza senza fine. Sono 7′ i minuti di recupero e al 3′ Luis Alberto, il re degli assist, fulmina Rafael. Cross di Acerbi, schiena di Faragò e gran botta dello spagnolo. Non è finita, il Cagliari è alle corde e sull’ultimissima palla utile Caicedo, l’ultima carta giocata da Inzaghi per Radu, di testa porta la Lazio in paradiso.

Fonte:gazzetta.it