Doppietta del belga, che poi cede il penalty al ragazzino classe 2002. In gol anche Gagliardini, i nerazzurri tornano in vetta con i bianconeri. Thiago Motta verso l’esonero: Preziosi ha già contattato Diego Lopez
Segnatevi questa data, che rischia di diventare storica per il calcio italiano: primo gol in A di Sebastiano Esposito, 17 anni, destinato a prendersi diverse copertine nel futuro del calcio italiano. E a San Siro è festa per tutto il popolo nerazzurro, con l’Inter che torna in testa con la Juve grazia al 4-0 al Genoa in cui però il vero mattatore è Romelu Lukaku, autore di una doppietta, un assist e del gesto più bello: concedere a Esposito la possibilità di calciare il rigore. Lukaku ha dominato il primo tempo, deciso in 100 secondi. Tanto (più o meno) è bastato all’Inter per mortificare la sterile resistenza del Genoa. Succede tutto tra il 31′ e il 33′ del primo tempo, con Lukaku che prima chiude con una testata all’angolino un cross di Candreva che lui stesso aveva innescato a inizio azione, poi offre la sponda a Gagliardini per il 2-0 che di fatto chiude il match con largo anticipo e mette sotto l’albero di Natale nerazzurro il regalo più atteso dalle parti di Appiano: non era facile ipotizzare l’Inter in testa con la Juve alla pausa a inizio stagione e il cammino straordinario dei nerazzurri ha il marchio riconoscibile di Antonio Conte. Crisi nera invece in casa Genoa: il destino di Thiago Motta sembra già segnato e un nuovo ribaltone in panchina è questione di giorni se non addirittura di ore. Diego Lopez dovrebbe sostituirlo.
SOLO INTER
Nei primi 45′ è monologo nerazzurro: due gol, almeno quattro parate impegnative dell’ex Radu (straordinario un riflesso su Gagliardini sullo 0-0) e zero tiri concessi all’avversario. Un Genoa che è sembrato davvero troppo inconsistente per poter frenare la voglia di vittoria dell’Inter. Conte ritrova Candreva e Gagliardini, e lancia Esposito dal primo minuto per la prima volta in carriera. Il giovane talento nerazzurro è subito propositivo sia nel palleggio con i compagni sia nel primo pressing in fase di non possesso. E San Siro ricopre di applausi ogni sua giocata.
PREDESTINATO
A Natale si è tutti più buoni, così Lukaku a inizio ripresa offre il suo “regalo” al Genoa, divorandosi una palla gol a due passi dalla porta sparando addosso a Radu in uscita disperata. E a proposito di regali, è clamoroso il cross che dà il via all’occasionissima, con il genoano Romero che aziona il belga con uno sciagurato passaggio a mezza altezza nella sua area di rigore. Ma il regalo più bello arriva al 19′ e ha un valore inestimabile: Pairetto concede il rigore all’Inter, Lukaku prima prende la palla e poi – colpito dal brusio del pubblico – la passa a Esposito. Un gesto sottolineato dall’olé di San Siro. E dal dischetto Esposito non sbaglia, battendo rasoterra a incrociare e di potenza. Alla Totti per intenderci. Solo un caso? No, quando sei un predestinato.
TRIPUDIO FINALE
Pochi minuti dopo è arrivato anche il 4-0 con una prodezza di potenza e precisione di Lukaku. Il ritorno in campo di Stefano Sensi nel finale, poi, è la ciliegina sulla torta. L’Inter ora può concedersi qualche giorno di strameritato riposo, ma senza esagerare. Conte dopo Natale metterà di nuovo tutti sotto torchio: guai a mollare di un millimetro da qui a fine stagione. E il testa a testa scudetto si annuncia incandescente.
Fonte:gazzetta.it