Prima vittoria esterna per i liguri, con i gol di Soumaoro, del paraguaiano dopo una corsa di 70 metri e di Criscito su rigore. Ma Mihajlovic paga il rosso a Schouten (con la Var). Espulso anche Denswil
Il Genoa torna a vincere in trasferta dopo oltre un anno e continua a sperare nella salvezza, mantenendo i tre punti dal Lecce e continuando la serie positiva: due vittorie e due pareggi. Lo fa nella partita che sembrava proibitiva, contro una delle squadre più in forma del momento. Ma il Bologna è la brutta copia di se stesso: interrompe la serie di tre vittorie di fila e deve ridimensionare le sue ambizioni europee.
GENOA SOLIDO
Bologna fin dall’inizio troppo lento, macchinoso, quasi impaurito da una classifica così importante. Il Genoa è l’opposto: lo aspetta, ragiona, poi gioca in scioltezza. Senza fretta. In difesa non si cerca rischi: Criscito va a raddoppiare con Masiello sul temutissimo Orsolini. Lo stesso fa Ankersen a destra con Biraghi su Barrow, recuperato come Orsolini dall’infortunio ma non al massimo della condizione. E quindi non sorprende che sia il Genoa a fare la partita. Minuto 24: angolo da destra di Sturaro, Sanabria anticipa tutti, Skorupski vola e mette in angolo. Poco dopo, il gol: bella apertura di Radovanovic (schierato mezz’ala e non play) per Masiello sulla sinistra, l’ex Atalanta entra in area indisturbato (Tomiyasu dov’è?) e tira, Soumaoro anticipa Danilo e segna. Colpo terribile per il Bologna. Ancora peggio è quello che combina l’olandese Schouten, che stavolta sorprende non per la regia illuminata ma per un fallaccio su Behrami. Inutile e stupido. Massa lo ammonisce, poi sceglie di rivedere l’azione al monitor e cambia colore al cartellino: rosso. La conferma che si stanno sfidando le squadre più scorrette dei 5 maggiori campionati europei: in due sono quasi 160 finora tra ammonizioni ed espulsioni. Tutti i piani di Mihajlovic vanno a farsi benedire. Sinisa interviene e passa al 4-4-1 con Orsolini e Barrow che si abbassano sulla linea dei centrocampisti e Palacio ancora più isolato. Ma è un Bologna allo sbando: Sturaro impegna Skorupski, poi quando manca un minuto alla fine, Sanabria prende palla, si fa 70 metri di corsa davanti allo stralunato Danilo che indietreggia invece di cercare di bloccarlo. Era stato lui a segnare nell’ultima vittoria del Genoa in trasferta, (3-1 il 28 gennaio 2019, tra l’altro il giorno del debutto di Sanabria con i rossoblù).
BOLOGNA FRASTORNATO
Nicola mette Goldaniga per Ankersen, ammonito e sposta Biraschi a centrocampo: è sempre 3-5-2. Cambia faccia anche il Bologna: fuori Orsolini (male), dentro Skov Olsen mentre Dominguez sostituisce Bani. Un marcatore in meno: 3-2-3-1, in teoria più offensivo. Ma la partita è qualcosa di molto complicato per i rossoblù di casa, che non capiscono come raddrizzarla. C’è un lampo poco prima della mezz’ora: girata di testa di Svanberg su cross teso di Palacio. Palla di poco fuori. Il Bologna si butta sotto con rabbia e poco lucidità, l’inferiorità numerica si fa sentire. La sofferenza continua. C’è spazio per un altro giallo (il secondo di Denswil che stende Sturaro in area: espulsione e rigore). Criscito firma il 3-0.