La squadra di Guardiola domina, viene punita al primo errore, ma dopo il vantaggio blanco si scatena il belga: assist a Jesus e rigore della vittoria. Orsato espelle Ramos
Era nell’aria, in tanti erano pronti a scommettere sul successo del Manchester City a Madrid (“Dopo la squalifica Uefa avranno una carica in più”) e avevano ragione: il club inglese supera per la prima volta il Real e il 2-1 è una bella assicurazione per conquistare i quarti di Champions. Il vincitore in lungo e in largo è Pep Guardiola: sorprende tutti con l’esclusione di Aguero e la scelta del modulo 4-2-4, azzecca il cambio di Sterling al posto di Bernardo Silva nel momento cruciale del match, gestisce benissimo la tensione in uno stadio e in una città che lo detesta, per non dire altro. Il bilancio favorevole del manager catalano contro il Real diventa più consistente: 10 successi, 4 pareggi e 4 k.o. Il capitano del City di quest’impresa storica è il belga De Bruyne: è il migliore in campo, una spanna su tutti. Firma prima l’assist e poi il rigore, ma non solo: è l’anima del City. Il suo procuratore è rimasto a casa a seguire la gara in tv per evitare speculazioni di mercato, ma con De Bruyne c’è poco da ciarlare: è un fuoriclasse completo, una star mondiale. Il trionfo del City rianima il football d’Oltremanica, dopo le sconfitte negli altri ottavi di Champions di Liverpool, Tottenham e Chelsea.
BENZEMA
Il Manchester City si presenta aggressivo con il suo 4-2-4 in fase di attacco, con Gundogan e Rodri alle spalle del quartetto Mahrez, De Bruyne, Bernardo Silva e Jesus. Il Real è più scontato, con il suo 4-3-3. La sorpresa arriverà nei dati statistici di fine primo tempo: 53% di possesso palla della banda di Zidane. La truppa di Guardiola attacca per linee verticali, ma bisogna attendere il 21’ per vedere l’assist di De Bruyne, l’imbucata di Jesus e la respinta di Courtois. Mahrez giostra a tutto campo, il problema è che si porterebbe il pallone anche al bagno: al 25’ rischia moltissimo in difesa. Il Real è uno scorpione: il cross di Ferland Mendy al 30’ è perfetto, lo stacco di Benzema esemplare e la parata di Ederson con la mano destra un capolavoro. Al 33’, il primo cambio: Laporte s’infortuna, entra Fernandinho. L’occasione da urlo per gli inglesi arriva nel recupero: Jesus piazza la botta, Casemiro salva sulla linea.
ISCO
Si riparte e il match ha un altro ritmo. De Bruyne va via in contropiede al 50’ e serve Mahrez: il tiro a giro dell’algerino è impreciso. Mahrez ci riprova, ma Courtois è attento. La svolta al 60’: errore in uscita del City, Vinicius parte alla carica, difesa spiazzata, pallone per Isco e tocco spietato. Guardiola incoraggia i suoi, ma al 72’, Ramos sfiora il 2-0: la botta del leader spagnolo è deviata da Fernandinho.
RIBALTONE
In cinque minuti, il copione viene ribaltato. Entra Sterling, esce Bernardo Silva e il City, al 78’, pareggia: numero di De Bruyne, cross per Jesus e il brasiliano, di testa, supera Courtois. Il Real protesta per una spinta di Jesus su Ramos, ma per la Var è tutto regolare. Altro dato statistico: quinta rete di Jesus in questa Champions, tutte in trasferta. All’82’, il ribaltone. Sterling affonda in area e Carvajal lo contrasta in modo irregolare: Orsato indica il dischetto, la moviola non interviene e De Bruyne spiazza Courtois. Il 2-1 è una mazzata per il gruppo di Zidane, che all’86’ perde anche Ramos, espulso per un fallo su Jesus lanciato a rete. Un cartellino rosso che ha il senso di una resa: senza il capitano e con un 2-1 incassato al Bernabeu, il Real avrà la forza di compiere il miracolo il 17 marzo all’Etihad?
GUARDIOLA
A fina gara l’allenatore catalano, elogiato dalle tv inglesi per le scelte del Bernabeu, dice: “Oltre alla formazione e allo schema, la cosa importante oggi era vincere. Siamo venuti qui per fare l’impresa, abbiamo giocato benissimo e torniamo a casa con un risultato importante. Ma non è finita, il Real ha un’enorme esperienza e può ancora ribaltare la situazione”.
Fonte:Gazzetta.it