Pugno chiuso, vera grinta: Maria Sharapova saluta il tennis all’età di 32 anni. È la fine della strada per uno dei più grandi nomi dello sport
Maria Sharapova è una superstar globale e un’icona dentro e fuori dal campo. Ma la sua brillante carriera è stata offuscata da un divieto per doping che le è costato credibilità nello sport che amava.
Vincitrice di Wimbledon all’età di 17 anni nel 2004, nel 2016 ha rivelato di aver fallito un test antidoping per il farmaco cardiaco Meldonium agli Australian Open di gennaio, non avendo realizzato che era stato aggiunto alla lista vietata alla fine del 2015.
La sua carriera ha subito una spirale discendente. È stata sospesa per 15 mesi ma, mentre le autorità hanno accettato che non stava cercando di imbrogliare, il problema ha gettato una nuvola sulla sua carriera.
Il ritorno di Sharapova nello sport nel 2017 ha incontrato resistenza e, sebbene abbia raggiunto le semifinali del suo torneo di ritorno a Stoccarda, ha fatto fatica a tornare alle glorie passate da allora in poi, raggiungendo un massimo di 21 nelle classifiche.
Ha perso sei Grand Slam ed è stata anche afflitta da cosce, polso e altri infortuni alla spalla, che hanno rovinato gli ultimi anni della sua brillante carriera.
Sharapova ha vinto solo un altro titolo – a Tianjin quell’anno – mentre la sua migliore prestazione al Grand Slam è stata un quarto di finale all’Open di Francia del 2018. Potrebbe non esserci stato un momento inferiore al suo ritiro al primo turno a Wimbledon contro Pauline Parmentier nel 2019 mentre lasciava il campo in lacrime. Si è rivelata la sua ultima partita.