Pallone Striscione TIM, Ball banner TIM Crotone 08-02-2017 Stadio Ezio Scida Football Campionato Serie A 2016/2017 Crotone - Juventus Foto Cesare Purini / Insidefoto

Oltre al big match dello Stadium posticipate anche Udinese-Fiorentina, Milan-Genoa, Parma-Spal e Sassuolo-Brescia. La finale di Coppa Italia slitta al 20 maggio

Niente porte chiuse. La Lega di Serie A ha deciso: saranno rinviate al 13 maggio le cinque partite che si sarebbero dovute giocare a spalti vuoti, prima fra tutte la sfida scudetto Juventus-Inter. Si legge nel comunicato: “Considerato il susseguirsi di numerosi interventi normativi urgenti da parte del Governo per rispondere a questa straordinaria emergenza a tutela della salute e della sicurezza pubblica; il Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A comunica che sono rinviate le seguenti gare della settima giornata di ritorno del Campionato di Serie A TIM, inizialmente previste a porte chiuse: Juventus-Inter, Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia, Udinese-Fiorentina. La data di recupero delle predette gare è fissata per il giorno mercoledì 13 maggio 2020. La finale di Coppa Italia sarà conseguentemente programmata per il giorno mercoledì 20 maggio 2020”.

La svolta del rinvio era maturata nella giornata di ieri. Da una parte la perplessità del governo, dall’altra la disponibilità delle autorità sportive. Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora aveva incontrato prima la delegazione della Federcalcio con le leghe, poi il presidente del Coni Giovanni Malagò. Si era definita così la proposta del rinvio che è stata presentata in consiglio dei ministri. Nelle ore successive, la commissione scientifica del ministero della Salute e le regioni hanno condiviso la discussione, che ovviamente non riguardava solo le manifestazioni sportive. E quindi si è giunti alla decisione: porte chiuse con la fondata speranza che sabato 7 marzo possa essere decretata la sospensione delle prescrizioni in tutto il Paese. Intanto nelle prossime ore si continuerà a lavorare sulle ipotesi del nuovo calendario inevitabilmente schiavo dei su e giù dell’emergenza coronavirus.

Fonte: Gazzetta.it