Fognini lascia solo 3 game all’avversario, battuto 6-0 6-3 in 65 minuti. L’altro azzurro, all’esordio, supera in due set Ji Sung Nam

Due match e due vittorie per l’Italia di Davis che conquistato l’1-0 con Fognini, chiude la prima giornata delle qualificazioni di Cagliari avanti 2-0 grazie a Gianluca Mager. Con l’Italia avanti 1-0, dopo un forte acquazzone durato un’ora è sceso in campo per il secondo match l’esordiente Gianluca Mager. Prima volta in azzurro e subito titolare il sanremese che si è trovato opposto al numero 1 sudcoreano (238 al mondo) Nam. Un po’ di emozione iniziale per il 25enne azzurro che poi si è sbloccato nel primo set trovando subito una palla break nel terzo gioco e mettendo la testa davanti per il 2-1. Nam perde la battuta anche nel nono gioco mandando in archivio il primo set 6-3 per l’Italia. Comincia in salita il secondo, con Mager che perde subito la battuta. Nel cambio campo sul 2-1 Corea il sanremese si tocca l’inguine sinistro e prende un antidolorifico. L’occasione di riportarsi in pari arriva nel sesto game quando ha tre palle break ma non riesce a concretizzarle. Sul 4-3 Sud Corea Mager chiede un medical time out per farsi fasciare l’adduttore destro dolorante. Torna in campo più sereno tanto che si procura cinque palle break con la tribuna italiana in fibrillazione. Un game infinito. Addirittura Gianluca comincia a fare il tifo per se stesso incitandosi ad alta voce. Ma non basta. Le palle break diventano sei e finalmente l’azzurro si porta in parità:4-4 e servizio. Sul 6-5 Mager si trova con due match point su servizio avversario. Annullati. E lo spettro delle sei palle break di prima torna ad aleggiare. E infatti le palle match diventano tre. Poi quattro. E basta così perchè Mager la porta a casa 6-3 7-5. Fabio Fognini ha battuto 2-0 Duckhee Lee, poi Gianluca Mager ha superato sempre in due set Nam.

FOGNINI OK

Prima di Mager, il punto dell’1-0 lo aveva portato a casa Fabio Fognini, battendo Duckhee Lee. Fabio subito avanti con un break in apertura e poi nel terzo, e avanti così per tutto il primo set. Con il coreano, giocatore completamente sordo dalla nascita, incapace di tenere il servizio. Solo un piccolo sussulto per l’azzurro, chiamato a salvare una palla break sul 5-0 e servizio. Ma il brivido dura poco e l’Italia che chiude il set 6-0 in 30 minuti. La musica non cambia in apertura del secondo parziale con Fabio che seppur con un po’ più di fatica conquista il break in apertura. Lee ferma l’emorragia e conquista un game per il 2-1 e Fognini cerca di creare un po’ di brivido concedendogli 4 palle break nel quarto. Duckee Lee ne approfitta all’ultima occasione e si porta in parità per la prima volta nel match, ma Fognini non ci sta e torna avanti con un break per il 3-2 e servizio. Intanto si alza il vento, in lontananza tuona e scende qualche goccia di pioggia. Ma si va avanti, e l’azzurro chiude il discorso 6-0 6-3 in 65 minuti.

FABIO FELICE

Soddisfatto Fabio Fognini autore del primo punto azzurro contro Dukhee Lee, numero 251 del ranking e sordo dalla nascita. “Sapevo che era un match in cui partivo favorito – ha detto Fabio dopo il successo per 6-0 6-4 in 65 minuti -. Peró arrivavo da un periodo lungo senza partite e non era così scontato giocare bene”. Un po’ dispiaciuto per non aver potuto festeggiare con il pubblico a causa delle porte chiuse: “La Davis con il pubblico ha un fascino speciale ma dobbiamo mettere la salute nostra e del pubblico sopra ogni cosa. Il momento è difficile e ognuno di noi deve fare la propria parte”.

MATCH POINT

Domani, come prevede il format introdotto lo scorso anno dalla”Riforma Piqué” si comincia con il doppio tra la coppia azzurra Lorenzo Sonego/Stefano Travaglia (che potrebbe diventare Bolelli-Fognini) e quella coreana Ji Sung Nam/Min-Kyu Song. È già un “match point” per l’Italia che vincendo si qualificherebbe per le Davis Finals di Madrid a novembre sul veloce indoor della Caja Magica. A seguire si giocheranno l’eventuale match tra i due numeri uno dei rispettivi team, Fognini e Nam, ed in chiusura quello tra i numeri due, Mager e Lee.

Fonte:Gazzetta.it