La Juve batte la Samp nel match serale di ieri e conquista il titolo di Campione d’Italia per la 38a volta. Per i Bianconeri, è il nono titolo consecutivo.

Cristiano Ronaldo è team, possono finalmente festeggiate uno scudetto da tempo blindato dalla logica, ma non dalla matematica.

I tre punti arrivano contro una Samp., ormai salva e intrisa di ex – su tutti mister Ranieri e l’attaccante Quagliarella, un tempo tra i Bianconeri e oggi avversari temibili da non sottovalutare.

A complicare le cose per i neo-campioni, ci pensano gli infortuni; escono Danilo (sostituito da Bernardeschi) e Dybala (sostituito da Higuain).

La Sampdoria intanto prova a rovinare la festa agli avversari, mettendo in campo bel gioco e facendo venire i brividi a Szczesny con Quagliarella, che arriva per due volte al tiro, trovando sempre il portiere bianconero piazzato.

Ci pensa CR7

La Juve non si scompone, continua a macinare gioco e, dopo la sponda di Ronaldo, Bernardeschi dai sedici metri spara una sventola centrale e Audero riesce a respingere.

Rabiot è tra i più attivi e guadagna due calci di punizione dal limite nei minuti di recupero: il primo viene calciato alto da Bernardeschi, ma il secondo è sfruttato perfettamente da Pjanic.

Il bosniaco finta il cross alto e appoggia rasoterra per Ronaldo, colpevolmente libero appena dentro l’area di rigore.

Da quella posizione, con il tempo di prendere la mira, CR7 è una sentenza e infatti piazza il pallone nell’angolino e manda la Juve al riposo sopra di un gol.

Bernardeschi porta il match in “cassaforte”

Rientrata in campo, la Samp cambia atteggiamento, gioca più aperta ed è subito pericolosa con Leris, che mette a lato di un soffio il traversone di Jankto, con la punizione di Ramirez, che costringe Szczesny alla deviazione in angolo, e con Tonelli, che sfiora il palo di testa.

La Juve prova quindi ad approfittare degli spazi che i Doriani concedono; prima Rabiot ruba un pallone a metà campo e conduce un contropiede concluso dal destro di Ronaldo, respinto da Audero.

Poi tocca ad Higuain ripartire in velocità e appoggiare ancora a CR7. Il tiro del portoghese trova ancora pronto Audero, ma questa volta la respinta è centrale e sul pallone si avventa Bernardeschi che infila il raddoppio nella porta sguarnita.

A questo punto allo scudetto mancano poco più di 20 minuti, ma non si può abbassare la guardia, anche perché la Samp sfiora subito il gol con il solito Quagliarella. Alla mezz’ora gli ospiti rimangono in dieci perché Thorsby, già ammonito nel primo tempo, interviene in maniera scomposta su Pjanic e rimedia il secondo giallo.

Sarri manda in campo Rugani e Bentancur al posto di de Ligt e Pjanic per gli ultimi dieci minuti. La Juve, forte del doppio vantaggio e della superiorità numerica può gestire la gara.

Fioccano le occasioni per Higuain che mette al lato da ottima posizione e per Ronaldo che “spara sulla traversa” un rigore a due minuti dal 90′.

Al triplice fischio finale, la Juve batte la Sampdoria e conquista il suo 38esimo scudetto della storia, il nono di fila!


Fonte: Juventus.com

RETI: Ronaldo 51′ pt, Bernardeschi 22′ st

JUVENTUS
Szczesny; Danilo (29′ st Bernardeschi), de Ligt (33′ st Rugani), Bonucci, Alex Sandro; Rabiot, Pjanic (33′ st Bentancur), Matuidi; Cuadrado, Dybala (40′ st Higuain), Ronaldo

A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Demiral, Ramsey, Muratore, Olivieri, Zanimacchia
Allenatore: Sarri

SAMPDORIA

Audero; Tonelli, Chabot (22′ st Leris), Yoshida; Depaoli, Linetty, Jankto (28′ st Gabbiadini), Thorsby, Augello; Ramirez (46′ st Maroni), Quagliarella

A disposizione: Seculin, Falcone, Rocha, Murru, Ferrari, Bertolacci, Askildesn, Bonazzoli, La Gumina
Allenatore: Ranieri

ARBITRO: Fourneau
ASSISTENTI: Giallatini, Costanzo
QUARTO UFFICIALE: Piccinini
VAR: Banti, Alassio

AMMONITI: 47′ pt Thorsby, 51′ pt Tonelli, 21′ st Jankto, 32′ st Thorsby, 41′ st Rabiot, 43′ st Depaoli
ESPULSI: 32′ st Thorsby