epa08604372 Joshua Kimmich (C) of Bayern Munich celebrates with teammate Leon Goretzka (R) after scoring the 5-2 lead during the UEFA Champions League quarter final match between Barcelona and Bayern Munich in Lisbon, Portugal, 14 August 2020. EPA/Manu Fernandez / POOL

Storica sconfitta per il Barcellona in questo quarto di finale di Champions League. Otto, le reti subite da un super Bayern che vola in semifinale!

Doppiette di Müller e Coutinho, a segno anche Perisic, Gnabry, Kimmich e Lewandowski! Blaugrana asfaltati in un match senza precedenti e scommettitori felici per i tanti gol messi a segno.

Per molti, la partita di ieri sera rappresentava una finale anticipata, ma così non è stato, infatti è andata in scena una vera e propri umiliazione sportiva per i Catalani.

Il Bayern rifila un tremendo 8-2 che vale l’accesso alle semifinali di Champions League.

I tedeschi si sono dimostrati nettamente più forti e organizzati e rafforzano la loro candidatura al Triple, dopo aver vinto Bundesliga e Coppa di Germania: prossimo ostacolo l’ex Guardiola, Lione permettendo.


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CERTEZZA SUAREZ

L’unica effimera gioia per il Barça è riservata a Suarez, infatti il Pistolero è il solo a lottare contro la corazzata tedesca e inventa un gran gol interrompendo così il suo digiuno in Champions lontano dal Camp Nou, che durava da cinque anni.

Il 4-2, però, diventa 5-2 in un attimo, perché Davies ridicolizza Semedo, entra in area da sinistra e porge il pallone del quinto gol a Kimmich.

“Manita”, con Robert Lewandowski ancora a secco nel match. L’attaccante però proprio non ci sta a non partecipare la festa e di testa firma il 6-2, prima che l’ex Coutinho completi la mattanza con la doppietta che sigilla l’8-2.

Messi e il suo Barça si sgretola sotto i pesanti colpi del Bayern, è la fine di un era calcistica?

Il mercato delle prossime settimane sarà molto intenso e le indiscrezioni portano il campione argentino, sempre più vicino ad altri club.

Curiosità: delle quattro squadre che si giocheranno il trofeo, tre hanno allenatori tedesche (dopo Tuchel e Nagelsmann ecco Flick). Se si tratta di una casualità o di una tendenza, lo diranno le prossime Champions.