Continua il percorso di analisi, organizzato da Italy Week e orientato al mercato del gaming in Italia. Con Andrea Ventre abbiamo parlato di Decreti Legge e Distanziometri regionali sul territorio italiano.
Italy week, evento online – atto primo – del tour globale organizzato da G.G.D.E (Global Gaming Digital Expo), è stato un successo senza precedenti per il mercato Italiano e dal 6 all’8 ottobre 2020 ha provato, con webinars e approfondimenti, a dettare nuove linee guida da seguire in merito ai settori di sport, esport e gioco d’azzardo.
Decreti Legge e Distanziometri regionali, sono stati argomenti chiave affrontati nel panel con Andrea Ventre, fondatore e manager di AttivazioniGratuite.it.
Andrea è un esperto igaming, il suo brand è nato da un’intuizione geniale: per creare punti vendita di successo è fondamentale far sì che il cliente concepisca l’iter di attivazione nel modo più semplice possibile e, soprattutto, con il minor investimento iniziale. Per questo motivo, è nato AttivazioniGratuite.it, un sito web che si occupa di informazione, ed è leader per il sud dell’Italia nelle aperture di nuovi punti vendita di gioco.
AttivazioniGratuite da diversi anni accompagna i suoi clienti nell’attivazione di PVR vincenti, con una rete di oltre 60 punti vendita dislocati tra le regioni di Puglia, Basilicata e Calabria.
Ecco la nostra intervista con Andrea Ventre (AttivazioniGratuite.it) in Italy Week
1- Decreto Dignità, come è la situazione attuale in merito al blocco delle pubblicità? Un bene o un male per i bookmakers regolari sul territorio?
Guarda Domenico, il discorso della pubblicità sicuramente è un male non solo per i Bookmakers ma anche per i giocatori.
Da quando è attivo il divieto, non è possibile fare promozione di gioco legale, fattore importantissimo per aiutare i giocatori a distinguere il legale dall’illegale.
Senza la pubblicità, i bookmakers regolari non riescono a distinguersi.
Se ampliamo i discorsi, questo divieto ha coinvolto protagonisti esterni alle scommesse come ad esempio gli stadi, le squadre sportive e tutte le altre economie che senza banner pubblicitari importanti, sono andati in seria difficoltà economica.
Un fattore, quello della promozione gioco, che una volta ripreso, potrebbe aiutare l’economia a riprendersi dopo le evoluzioni di Covid19,
Ricapitolando quindi, lo stop alla pubblicità sul gioco, aiuta il gioco illegale a diffondersi e rappresenta un’opportunità persa per tante squadre di calcio minori o società di altri sport come basket, volley e molto altro ancora.
2 – Punti vendita legali e illegali, come è possibile confrontarli e verificare la loro legittima affidabilità sul territorio?
Ci sono tanti segnali che ci aiutano a capire se un punto vendita è legale o no.
La prima cosa da fare è quella di visitare il sito web del provider e notare se il suo URL contiene l’estensione .it. Questo è solo un primo dettaglio che viene completato dall’esposizione del logo di ADM su più sezioni del sito stesso.
È facile riconoscere un bookmaker non regolare perché i loro siti offrono URL spesso terminanti con .com, .eu, .net, e costituiti da estensioni del tipo – www1, www2, www3 – e molto altro ancora.
Se non abbiamo modo di verificare immediatamente il sito web del bookmaker, è facile comprendere la natura di un punto vendita fisico, analizzando un biglietto emesso dalle casse. La ricevuta di gioco e le ricevute di ricarica o di scommessa dovrebbero riportare sulla parte principale, tutti i promemoria e tutti i dati del ticket con le certificazioni di concessione e codici ADM. I punti illegali non hanno questi dettagli e spesso sui loro biglietti, viene riportato il Codice Fiscale, di un giocatore, in genere prestanome.
3 – Leggi regionali e Distanziometri, quali sono le misure di legge attive sul territorio e quale è la tua opinione merito?
Personalmente credo che il Distanziometro sia realmente qualcosa di innaturale.
Secondo questa assurda pretesa regionale, le sale da gioco dovrebbero rispettare alcune distanze imposte (da un minimo di 200 fino anche a 1000 metri) e allontanarsi da quelli che comunemente vengono definiti “luoghi sensibili” e cioè strutture come ad esempio chiese, ospedali, banche e luoghi di ritrovo per giovani, oro cash oimpianti sportivi e molto altro ancora.
Altra grave e assurda condizione è che ogni Regione definisce luoghi e distanze diverse e a piacimento, quindi questo crea notevole incertezza.
Credo sia necessario unificare queste procedure e valutarle prima di attuarle, ad esempio in merito ai piccoli paesi, dove è impossibile trovare un luogo adatto per aprire un punto vendita perché troppo piccoli e pieni di “luoghi sensibili” che secondo legge non permetterebbero apertura di luoghi da gioco. Come può il settore svilupparsi in questi territori?
Ovviamente parliamo di procedimenti in vigore solamente per i punti legali, mentre quelli non autorizzati non rispettano alcuna distanza e riescono ad ottenere così esclusive in molte zone.
E’ difficile inoltre far capire al cliente il motivo per cui ci si allontana dai centri abitati: ne consegue che spesso le loro giocate finiscono in quei punti così tanto vicini ai centri abitati ma illegali.
Abbiamo i classici esempi di CED che non rispettano i distanziometri e operano sempre più spesso con bookmakers esteri e non autorizzati.
4 – Il distanziometro, non considerandolo come grave e reale problema per esercenti e agenzie, è un qualcosa che può risolvere realmente il problema della ludopatia?
Personalmente, credo proprio di no! Non serve a nulla, nel senso che le persone che hanno voglia e passione per il gioco non si pongono il problema di fare 500 metri o anche chilometri.
Questi individui continuano a giocare con il rischio che questa distanza da occhi indiscreti aumenti il loro problema portandoli a giocare di più.
Quello che secondo me si dovrebbe fare è portare il gioco verso il legale e aiutare quindi in prima persona, con esercenti e bookmakers, chi è affetto da patologie.
Il distanziometro in realtà è un discorso che porta il giocatore effettivamente a trovare soluzioni molto più comode e vicine. Questa comodità lo porta a considerare soluzioni anche illegali purché vicine. L’agenzia che per necessità si trova a 500m oppure ad un chilometro dal centro abitato si ritrova a dover gestire un bacino di clienti che sicuramente è più ridotto rispetto a chi si trova in pieno centro abitato.
Con questa legge attiva, in paese, è possibile aprire solamente punti vendita illegali!
5 – In merito al discorso gioco minorile nelle agenzie, parliamo di qualcosa che è reale o un problema stereotipato?
Le agenzie sono attrezzate per contrastare la dipendenza da gioco minorile e soprattutto comprendono cosa è consentito e cosa no all’interno della loro attività.
Quindi dire che in un punto vendita giocano i minori è qualcosa di assolutamente sbagliato oltre che vietato per legge.
Nelle agenzie il gioco è consentito solo ai maggiorenni e in caso di incertezza, il titolare è obbligato a verificare l’età tramite richiesta di documento di riconoscimento.
Gli esercenti sono professionali e informati su queste direttive!
Effettuare giocate a minori comporta multe salate e sospensioni dell’attività di gioco per periodi anche lunghi e revoca delle licenze in casi gravi, quindi conviene accettare gioco di minori?
6- Aumento costante di tasse sul gioco e pandemia, come vivono gli esercenti questo momento così delicato?
Questo è un momento molto negativo per tutti i settori e in particolare quello del gioco. Oltre ai mancati incassi dovuti allo stop dello sport mondiale, ci sono una serie di manovre e tasse governative che hanno contribuito a questa crisi.
Ricordiamo che in piena quarantena, con i negozi chiusi, con il Decreto Salva Sport, lo Stato ha imposto altri prelievi sul giocato.
Allestire una sala scommesse, non è facile e ci sono spese e costi continuativi nel tempo che vanno recuperati. Con queste tasse, il processo di sopravvivenza delle agenzie è messo a dura prova.
Gli esercenti sono veramente stanchi e stremati da tanti sviluppi negativi che il settore ha abbracciato negli ultimi anni.
Molti esercenti valutano l’opzione offerta dall’illegale perché non sono stretti dalla morsa di tante tasse e vincoli e sicuramente offrono maggiori opportunità di utile. Occorre prendere coscienza delle varie situazioni e mi auguro che il Governo possa ridare quei margini agli esercenti per poter vivere nel giusto e mantenere questo settore vivo e gestibile,
7 – Una nuova stagione sportiva è da poco iniziata, cosa attualmente è disponibile sul mercato e cosa dobbiamo aspettarci dal tuo sito web?
Domenico, come ben sai, la mia offerta commerciale cerca in tutti i modi di abbattere il più possibile quelli che sono i costi fissi di avviamento e gestione delle attività di gioco. AttivazioniGratuite.it offre la possibilità di aprire nuovi punti vendita in un modo sostenibile e con il più basso investimento possibile. Naturalmente un minimo di investimento è necessario per creare una struttura che sia confortevole e attrezzata per accogliere i clienti.
Attualmente abbiamo modulato diverse offerte commerciali, che adattiamo in maniera “elastica” con consulenze gratuite personalizzate. Invito tutti gli interessati a visitare la nostra pagina web oppure i nostri social network per programmare un appuntamento comodo e in sicurezza da Covid19