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Quello delle scommesse è un mondo con le proprie regole e la propria lingua.
Proprio per questo, conoscere il gergo tecnico e le parole più utilizzate è di grande aiuto a chi decide di puntare su un avvenimento sportivo.
Anche la scelta del miglior sito scommesse, più adatto alle proprie esigenze di gioco, passa dalla conoscenza del linguaggio specialistico.
Ecco allora un elenco dei termini più utilizzati nel betting, dal momento della registrazione alla piattaforma, fino ai meccanismi di puntata.
Molte parole vengono dall’inglese, quindi rinfrescare il proprio vocabolario è sempre una buona abitudine.
Depositi e bonus
Quando si accede al sito di un operatore si ha la possibilità di scegliere tra i tanti bonus e promozioni offerti dal bookie.
Ecco i termini più comuni che riguardano la fase della registrazione e del deposito:
Welcome bonus o bonus di benvenuto
Il bonus di benvenuto è una promozione dedicata ai nuovi utenti di una piattaforma. Il contenuto del welcome bonus dipende dal concessionario: di solito questo consiste in un rimborso sulla prima ricarica, versato per intero o scaglionato, da utilizzare come fondo per scommettere sugli eventi in palinsesto. L’importo, i termini e le condizioni del bonus variano da bookie a bookie.
A volte le offerte promozionali hanno una scadenza, mentre altre volte sono riservate soltanto ad alcune tipologie di eventi sportivi. Talvolta, per poter accedere al bonus, è richiesto un coupon o “codice bonus”, ovvero una stringa alfanumerica da digitare nell’apposita casella.
Bonus senza deposito
Il bonus senza deposito è un tipo di vantaggio molto ricercato, soprattutto dagli scommettitori alle prime armi. Il motivo è presto detto: attraverso questo incentivo l’utente registrato ha a disposizione una determinata somma di credito gratuito per provare a piazzare alcune puntate sui maggiori eventi del palinsesto. Non tutti i bookmakers offrono questa possibilità, e in ogni caso per riscattare il bonus senza deposito è necessario registrarsi alla piattaforma e inviare il proprio documento di identità, per la verifica della maggiore età del giocatore.
Rollover, requisito di giocata (o playthrough)
Quando si vuole riscattare un bonus scommesse, si deve fare attenzione ai requisiti di giocata, comunemente noti come “rollover”. In poche parole, si tratta del numero di volte in cui l’extra ricevuto deve essere giocato prima di poter ritirare un’eventuale vincita. Il rollover si riconosce dalla presenza di un numero (5,10, 50, etc.), seguito dal simbolo della x (ad esempio 5x, 10x e così via). Di solito il valore del rollover si attesta intorno al requisito “x10”, perché soglie più alte sono limitative, soprattutto per i neofiti. Anche in questo caso il requisito di giocata richiesto cambia a seconda del bookmaker, che deve sempre indicarne il valore all’interno del T&C, ovvero i termini e le condizioni del contratto di gioco.
Quota e quota minima
I bonus scommesse talvolta richiedono una quota minima che deve essere soddisfatta, spesso pari a 1,25. Ma che cos’è la quota nel gergo del betting?
Per “quota” si fa riferimento alla probabilità inversa che un determinato evento possa verificarsi: in pratica più un risultato è probabile, più la quota è bassa. Il valore della quota si esprime di solito tramite un numero decimale, ma esistono anche altre tipologie di rappresentazione, come ad esempio la frazione. Spesso quando si parla di “quota” si può incappare nella parola “aggio”, che invece consiste nella percentuale di profitto, o guadagno, del bookmaker.
Cashback
Non è raro trovare tra le proposte di bonus la parola “cashback”. Ma cosa significa nel linguaggio del betting?
Letteralmente il termine viene dall’inglese “denaro indietro” e, nell’ambito delle scommesse sta a significare la possibilità di ottenere un rimborso sulle perdite. Il rimborso accreditato a seguito di una puntata non vincente può essere parziale oppure totale. Quando il bonus non riguarda soltanto la prima scommessa, ma una prima fase di gioco, questo si chiama, appunto, “cashback”.
Bankroll e payout
Quando si è deciso di scommettere, due parole che tornano decisamente utili, specialmente per i giocatori principianti, e dunque da conoscere bene, sono bankroll e payout.
Bankroll
Questo termine fa riferimento alla cifra che il giocatore decide di investire in una scommessa, in base alle proprie disponibilità economiche. La gestione del budget è un aspetto importante per uno scommettitore, tanto che esistono delle vere e proprie strategie di bankroll management o money management, ovvero delle tecniche per utilizzare al meglio il proprio denaro, cercando di contenere le perdite.
L’utilizzo di bonus, l’analisi del palinsesto e dei singoli eventi, la conoscenza delle quote dell’operatore sono tutte attività che aiutano ad amministrare in modo oculato la liquidità dello scommettitore. Anche capire se e come reinvestire le eventuali vincite, senza giocare d’impulso, è di aiuto a minimizzare il rischio di perdite. Un buon metodo può essere anche quello di utilizzare un software di gestione delle finanze, ma può bastare anche un semplice foglio di calcolo Excel.
Payout
Per “payout” si fa riferimento al rapporto tra la probabilità che si verifichi un evento e la quota proposta dal bookmaker. Questo rapporto va considerato come valore al netto dell’aggio, che è appunto la percentuale trattenuta dal bookie, ovvero il suo costo di commissione. Conoscere i valori di payout è utile per ponderare bene la convenienza di una determinata scommessa, che dipende anche dalla tipologia di evento e dal tipo di giocata (ad esempio, singola o multipla).
Solitamente il valore del payout si situa intorno al 90 per cento, ma questo può variare dal tipo di match e di campionato, oltre che ovviamente dall’offerta del bookie e dai bonus proposti. Di solito le competizioni meno conosciute dagli allibratori hanno payout più alti, mentre quelle di sport più di nicchia riportano valori meno elevati.
Live betting e betting exchange
A volte tra le pagine dei siti dei bookmaker ci si trova a leggere queste due parole, che identificano due modalità di scommettere sempre più diffuse. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta.
Live betting
Il termine live betting fa riferimento alle scommesse in-play, conosciute anche come “scommesse live”.
Questi tipi di puntate avvengono durante lo svolgimento dell’evento sportivo e, dunque, dal vivo. Il vantaggio di questa tipologia di scommessa è quello della flessibilità, perché le quote sfruttate possono essere modulate a seconda dell’andamento della competizione. A questa possibilità i principali bookmaker aggiungono l’opzione della diretta streaming dell’evento del palinsesto, talvolta disponibile, oltre che da desktop anche da mobile.
Betting Exchange
Insieme alle scommesse live, il betting exchange, letteralmente “scambio scommesse”, è una modalità di gioco che si aggiunge alle puntate classiche previste dai concessionari a distanza.
Con questa parola si intende un tipo di scommessa presente nelle maggiori piattaforme ADM in cui a bancare e a raccogliere la puntata è il giocatore stesso, e non il bookie, come accade nelle tipologie tradizionali. Il meccanismo si ispira al trading, proprio perché la quota viene decisa dagli scommettitori. Di solito il vantaggio di questo sistema è legato al fatto che le quote sono più alte e il cash out, cioè la chiusura in anticipo della scommessa, è automatico.
Il ruolo del bookmaker nel betting exchange è quello di suggerire le quote, mentre il guadagno avviene sulle trattenute per ogni scommessa conclusa, sempre in percentuale.
