Un settore in crescita, quello del gioco d’azzardo pubblico e legale, che non aumenta solo il suo pubblico di riferimento, ma espande anche l’offerta di lavoro. Cerchiamo di capire come e verso quali occupazioni studiando da vicino il caso spagnolo e, ovviamente, quello italiano.
L’apporto che il settore del gambling sta dando all’economia è ormai sotto gli occhi di tutti. Un settore in crescita, capace di rinnovarsi e cambiare pelle, aprendo nuovi mercati, guardando al futuro e, soprattutto, dando una scossa al mercato del lavoro.
Lo dicono i dati, lo dicono le statistiche. Lo dicono soprattutto le notizie di attualità che arrivano da ogni parte d’Europa. A iniziare dalla Spagna, dove 888 Holding ha promesso di raddoppiare i propri dipendenti attivi a Ceuta nei prossimi mesi. Obiettivo: superare quota 100 lavoratori, questa l’idea della direttrice dell’azienda, Rebeca Chacon, che ha ospitato nel proprio quartier generale Juan Vivas, Presidente della Città, insieme al Capo del Gabinetto Carolina Perez, al Ministro delle Finanze, dell’Economia e della Funzione Pubblica, Kissy Chandiramani, e al Direttore dell’Organizzazione autonoma dei servizi, Enrique Reyes.
Questo potenziamento del personale è finalizzato al miglioramento dei prodotti e dei servizi offerti dall’azienda, attiva anche sul mercato italiano con 888Casino, che dopo la recente acquisizione di William Hill dovrà puntare al rilancio in Italia e tutta Europa di questo storico marchio.
Un passo in avanti importante, che si accompagna alle notizie che arrivano dal Regno Unito. Qui, stando ai dati della Betting And Gaming Council, i posti di lavoro generati dall’industria delle scommesse regolamentate arriveranno a superare quota 15 mila entro pochi anni.
“I nostri membri sono leader mondiali nel settore delle scommesse e dei giochi – ha spiegato l’amministratore delegato del Gaming and Betting Council Michael Dughere – l’industria delle scommesse, dei giochi e del bingo online è ora sulla buona strada per generare altri 15.000 posti di lavoro altamente qualificati e ben retribuiti. L’unica cosa che metterà a rischio tale crescita saranno regolamenti mal concepiti che ostacolano le imprese e minacciano i posti di lavoro”.
Attualmente il settore del gambling occupa nel Regno Unito quasi 120 mila lavoratori, per un gettito erariale complessivo di 4 miliardi e 500 milioni di sterline.
Numeri di importanza cruciale per le casse dello Stato, chiamate a sforzi extra in questi periodi di crisi. La stessa cosa avviene in Italia, dove i lavoratori del gioco online sono oltre 100 mila, sparsi tra 120 mila punti vendita in tutto lo stivale e appartenenti ad almeno 6 mila imprese.
Cifre riportate dal gruppo presente attivamente su Facebook che sono in costante crescita, dal momento che il mercato del gambling, così come quello del gaming, sta sfornando sempre nuove professionalità. Sono infatti molto richiesti matematici ed esperti informatici, ingegneri del suono e game designer, storyteller e tecnici di Intelligenza Artificiale.
Una vera e propria scossa ad un mercato, quello del lavoro, che da anni risultava fermo e sterile. E che adesso torna a parlare ai giovani. Sono infatti tantissimi i ragazzi italiani che hanno intrapreso un percorso di formazione universitaria e accademica finalizzata proprio ad acquisire competenze e nozioni chiave per il mondo del gioco.
Adesso gli altri passaggi fondamentali devono essere quelli normativi. Per un settore, quello italiano, che ha bisogno di essere aggiornato e reso competitivo.