Oggi le slot machines rappresentano una presenza costante nelle abitudini ludiche di molti italiani, ma si basano su una storia che va ben al di là del semplice divertimento. Si parla infatti di un gioco che, nel corso dei secoli, ha avuto un impatto forte sulla cultura popolare, scatenando alle volte delle reazioni “poco composte”: basti ad esempio pensare al sindaco di New York Fiorello La Guardia, che nel 1935 irruppe in un casinò distruggendo a martellate le macchinette. In questo articolo, dunque, ripercorreremo insieme le tappe della storia e dell’evoluzione delle slots.

La nascita delle slot machines

Nel 1891, a Brooklyn, Sittman e Pitt inaugurarono la storia delle slots introducendo sul mercato una macchina da gioco costruita interamente in legno. Questo dispositivo conteneva tre bobine rotanti e funzionava in modo sorprendentemente semplice: inserendo una moneta e azionando una leva, i giocatori davano il via alla rotazione dei rulli. I simboli rappresentati sulle bobine erano carte da poker, e il meccanismo rimandava dunque ad una delle forme di intrattenimento più diffuse all’epoca, il che ovviamente consentì alle slot di acquisire immediatamente un certo fascino. In questo contesto, l’obiettivo era ottenere la migliore combinazione possibile di carte, una dinamica familiare a molti. Di contro, per incrementare il vantaggio della casa, vennero rimossi alcuni simboli dalle bobine, con lo scopo di ridurre le chance di ottenere delle combinazioni vincenti.

La Liberty Bell di Charles Fey

Durante il proibizionismo, le slot machines subirono un’ulteriore trasformazione, adeguandosi al contesto sociale e legale dell’epoca. Le macchinette, infatti, iniziarono a distribuire premi non in denaro ma in caramelle e gomme da masticare. La vera rivoluzione arrivò nel 1894 con l’invenzione della Liberty Bell da parte di Charles Fey. Questa nuova macchina presentava tre rulli e cinque simboli, tra cui quello della famosa Campana della Libertà. Il suono della campanella, che segnalava la vincita massima di 10 monete, entrò rapidamente nell’immaginario comune. L’evoluzione proseguì nel 1909, quando Herbert Mill introdusse una versione migliorata della Liberty Bell, portando a 10 il numero di simboli per rullo, e aumentando la complessità della macchina.

L’epoca moderna e l’esordio del digitale

Le slots divennero ben presto un’attrazione tale da attirare le mire di Las Vegas. Non a caso, le macchinette invasero letteralmente i casinò della famosa “Città del Peccato” sin dagli anni ’40, anche e soprattutto per merito di personaggi come Bugsy Siegel.

Ancora oggi la storia non è cambiata, dato che le macchinette rappresentano il passatempo più diffuso presso i casinò terrestri moderni. Inoltre, il loro fascino è così ampio che online è possibile trovare alcune guide che spiegano i segreti delle sale slot machine, e dove si possono reperire informazioni fondamentali come le regole delle macchinette e la loro terminologia. La storia prosegue con una svolta che ha radicalmente cambiato tale settore, e si fa riferimento all’esordio dei casinò online, avvenuta alla fine degli anni ’90 con la nascita di Internet. In Italia il gioco online è stato ufficialmente regolamentato nel 2012, per mano dell’ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli).